In occasione dell’8 aprile, Giornata internazionale per i
diritti dei rom, Associazione 21 luglio e Amnesty International hanno
presentato “I margini del margine” rapporto relativo alle comunità rom in
insediamenti formali e informali in Italia e nella città di Roma, curato da
Associazione 21 luglio.
In Italia sono circa 25mila le persone di etnia rom che
vivono in baraccopoli istituzionali e informali, pari allo 0,04%
della popolazione italiana. Gli insediamenti formali sono 127, presenti in 74
Comuni. Al loro interno vivono circa 15mila persone, delle quali più della metà
sono rappresentati da minori, con una percentuale di cittadini con cittadinanza
italiana vicina al 45%. A Roma vivono 6.030 rom e sinti, pari allo 0,20 della
popolazione romana, di cui 1.300 nei 300 insediamenti informali. L’11% sono in
villaggi attrezzati e il 10% in campi tollerati. Negli ultimi anni c’è stata
una graduale contrazione numerica dovuta al ritorno in patria volontario di
numerose famiglie e un aumento degli sgomberi forzati. Nel 2018 quelli
registrati da Associazione 21 luglio sono stati 40 con un incremento, rispetto
all’anno precedente, del 21%. L’Associazione stima che i rom coinvolti nei 40
sgomberi siano stati in totale 1.300 per un costo complessivo di circa
1.640.000 euro.
Scoraggianti i dati relativi alla scolarizzazione dei minori
rom. Nel novembre 2018, in riferimento ai 10 insediamenti presso i quali il
Comune di Roma organizza il servizio di accompagnamento scolastico, risultavano
iscritti alla scuola dell’obbligo 940 alunni, con un calo dell’8% rispetto
all’anno precedente. Il dato degli iscritti non coincide con quello dei realmente
frequentanti con regolarità. Questi ultimi, se volessimo considerare i dati
degli anni precedenti, non dovrebbero superare il 20% degli iscritti. Sarebbero
quindi meno di 200 i bambini rom che frequentano regolarmente la scuola.
Di fronte al perdurante scandalo della situazione abitativa
dei rom in Italia, Amnesty International ha deciso di presentare per la prima
volta un ricorso al Comitato europeo dei diritti sociali con prove
circostanziate di violazioni della Carta sociale europea, vincolante per
l’Italia, tra cui i diffusi sgomberi forzati, il continuo uso di campi
segregati con condizioni abitative al di sotto degli standard e il mancato
accesso secondo criteri di uguaglianza all’edilizia sociale.
Nonostante nel 2012 l’Italia abbia stilato una Strategia
nazionale per l’inclusione dei rom, secondo l’Associazione 21 luglio, “ad oggi
è quasi totalmente inapplicata” e continua ad essere attuata, invece, “una
gestione emergenziale e securitaria della questione”.
Scarica il rapporto “I Margini del margine”
Fonte: Associazione 21 Luglio onlus
(9 aprile 2019)