HomeRicerca NewsAssociazioni ed enti che operano a favore dell’integrazione dei cittadini migranti



02 agosto 2021

Associazioni ed enti che operano a favore dell’integrazione dei cittadini migranti


È   online il report sulle attività svolte nel 2020

Il diffondersi dell’emergenza socio-sanitaria da Covid-19 ha avuto notevoli ripercussioni sul lavoro delle associazioni e degli enti che operano a favore dell’integrazione dei cittadini migranti. Nel contesto determinato dalla pandemia le associazioni sono state infatti spesso costrette a sospendere o rinviare le attività programmate. Ciò si è tradotto per esempio in un calo degli enti iscritti alla Prima sezione rispetto all’anno precedente, così come in una contrazione del numero dei beneficiari e in una diffusa difficoltà ad avviare nuovi progetti e a svolgere attività continuative. Ciononostante, le organizzazioni non profit hanno dimostrato ancora una volta una notevole capacità di mobilitazione e di adattamento, svolgendo un lavoro imprescindibile nei territori, soprattutto nei contesti di maggior disagio e a favore delle, ancor più consistenti, aree di marginalità sociale.

È quanto emerge dal Report sulle attività svolte nel 2020 da associazioni, enti e altri organismi privati “che svolgono attività a favore degli stranieri immigrati” iscritti al Registro del Ministero del Lavoro. Il report, anche quest’anno, è stato realizzato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro, a partire dall’elaborazione dei dati contenuti nelle relazioni che gli enti iscritti sono tenuti ad inviare annualmente. Nell’elenco aggiornato al 2021 risultano 774 associazioni iscritte alla Prima sezione del Registro, impegnate in attività a favore dell'integrazione sociale degli stranieri, e 157 iscritte alla Seconda Sezione, che svolgono assistenza sociale e prestano servizi in materia di violenza contro le donne, prostituzione, tratta, violenza e abusi sui minori, assistenza ai lavoratori in condizione di grave sfruttamento.

Il report è articolato in tre parti. La prima offre una panoramica sugli enti iscritti alla Prima e alla Seconda sezione del Registro in relazione a variabili quali la forma giuridica, la distribuzione territoriale, l’ambito geografico di intervento, la tendenza ad aderire a network sia a base territoriale che tematica e i settori di attività prevalenti. Inoltre, viene analizzata la propensione o meno a lavorare in partenariato sui singoli progetti e le caratteristiche dei rappresentanti legali in relazione a genere e nazionalità di provenienza. La seconda e la terza parte sono dedicate ai progetti realizzati rispettivamente dagli enti iscritti alla Prima e alla Seconda sezione, con approfondimenti sulla tipologia di attività realizzate, i fondi utilizzati, i beneficiari degli interventi e le risorse umane impiegate.

Quest’edizione del report ospita inoltre il prezioso contributo di INAPP, dal titolo “Impatti dell’emergenza Covid-19 sul non profit italiano”, dedicato alla riflessione sulle conseguenze della crisi pandemica sul Terzo settore del nostro Paese. Il contributo è un estratto del saggio contenuto nel “Rapporto INAPP 2021. Lavoro, formazione e società in Italia nel passaggio all'era post covid-19” consultabile sul sito dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche.