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Partecipazione sul territorio italiano

I principali organismi di partecipazione in Italia

tricolore.jpgIn questa sezione sono mappati gli organismi di partecipazione dei cittadini stranieri: Consulte, Consiglieri aggiunti, Consigli Territoriali per l’Immigrazione e le associazione di cittadini stranieri. Le Consulte e i consiglieri aggiunti possono essere costituite a livello regionale, provinciale, comunale, intercomunale o di municipalità, possono essere di tipo elettivo o nominativo, la caratteristica principale però risulta l’estrema varietà e diversificazione.

Le Consulte sono organismi la cui composizione dovrebbe riflettere la presenza dei diversi stakeholder in materia delle politiche di integrazione dei migranti, tra cui le associazioni di immigrati. La prima Consulta nazionale per i problemi dei lavoratori non comunitari e delle loro famiglie era stata istituita presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale dalla L. 943/86 (art. 2), che prevedeva anche la costituzione di Consulte regionali (art. 2 c.7).

Il Testo Unico sull’immigrazione (D.Lgs 286/98, art. 42, c. 4) ha previsto l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Consulta per i lavoratori immigrati e le loro famiglie (con compiti e composizione assimilabili alla precedente), disciplinata, per quanto riguarda modalità di costituzione e funzionamento dall’articolo 55 del Regolamento di attuazione (D.P.R. n. 394/99 e successive modifiche). L’ultimo decreto costitutivo della Consulta è il D.P.C.M. del 9.11.2007. Attualmente la Consulta nazionale non è operativa.

Il Testo Unico (art. 42, c. 3) ha anche previsto la creazione presso il CNEL di un Organismo nazionale di Coordinamento per le Politiche di integrazione (con composizione mista di rappresentanti di Enti locali, Inps, Uffici provinciali del lavoro, Aziende sanitarie locali, sindacati, associazioni datoriali e associazioni di immigrati per il monitoraggio e sviluppo dei processi locali di integrazione), nonché l’istituzione a livello provinciale presso le Prefetture dei Consigli territoriali per l’immigrazione (Cti) (art. 3 c. 6) con compiti di analisi delle esigenze dei migranti e di promozione degli interventi da attuare a livello locale.

A livello locale, il Testo Unico (articolo 42, c. 6) ha previsto la facoltà per le Regioni di istituire Consulte Regionali per i problemi dei lavoratori extracomunitari e le loro famiglie, analoghe, per quanto riguarda composizione e finalità, alla Consulta Nazionale.

A livello locale sono state, infine, sperimentate diverse modalità di elezione di organismi di rappresentanza degli stranieri, riconducibili alle due forme delle Consulte comunali/provinciali e dei Consiglieri aggiunti. I criteri e le caratteristiche dei meccanismi elettorali variano nelle diverse sperimentazioni locali.

Infine, il Testo Unico (art. 42, c. 2) ha previsto l’istituzione del Registro Nazionale delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività a favore degli immigrati. Tale Registro -attivo dal novembre 1999 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali- si rivolge agli organismi privati, alle associazioni e agli enti aventi i requisiti stabiliti dell’art. 53 del DPR 31 agosto 1999, n.394, e successive modificazioni.

A livello regionale in alcune regioni sono stati istituiti registri regionali specifici per le associazioni di cittadini stranieri.

Metodologia della mappatura

La redazione del Portale Integrazione Migranti con il contributo degli operatori territoriali di Italia Lavoro e dei referenti regionali del Portale, oltre che all’aiuto di numerosi funzionari degli enti locali contattati dalla redazione, ha provato a eseguire la prima mappatura a livello territoriale delle Consulte per l’Immigrazione, dei Consiglieri aggiunti, dei Consigli Territoriali per l’Immigrazione, dei Registri/Albi regionali di associazioni che operano a favore dell’integrazione dei migranti.

Abbiamo voluto dividere i dati che sono stati raccolti per le venti regioni italiane. Non esistono ad oggi mappature su questo tipo di organismi di rappresentanza, ci sono alcuni studi importanti che però risalgono al 2005 (Immigrati e partecipazione, Dalle consulte e dai consiglieri aggiunti al diritto di voto pubblicato da IDOS/ Caritas; La partecipazione politica degli immigrati a livello locale pubblicato da ASGI/FIERI commissionato dalla Provincia di Torino) e il caso studio del 2006 Quale partecipazione politica degli stranieri in Italia? Il caso delle consulte elettive dei comuni dell’Emilia Romagna; pubblicato da FIERI. Altro discorso è il recente studio di Risorse di cittadinanza, di Giuliana Candia e Francesco Carchedi, pubblicato per Sviluppo locale edizioni nel luglio del 2012, che si concentra sull’associazionismo migrante. Esiste invece un lavoro annuale svolto dal Ministero dell’Interno che è già presente sul Portale che è rappresentato dai Rapporti annuali sull’Attività dei Consigli territoriali sull’immigrazione. Data la diversità degli organismi trovati e la loro variabilità anche nel tempo, molte informazioni potranno essere incomplete, richiediamo per questo l’aiuto dei lettori e degli utenti del Portale di segnalarci dove questo si verificasse all’indirizzo redazioneintegrazione@lavoro.gov.it.