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07 gennaio 2022

Campania: “Pacchi” per i migranti di Castel Volturno


La prima iniziativa pubblica del progetto “AgriCultura – Coltivare diritti”

Il Consorzio Nco – Nuova Cooperazione Organizzata, arriva a Castel Volturno con il progetto “AgriCultura” per il contrasto al caporalato e lo fa attraverso l’iniziativa “Facciamo un Pacco alla camorra” che diventa veicolo per riannodare relazioni con la popolazione migrante.

Mercoledì 29 dicembre sono stati consegnati, da volontari e cooperatori, mille pacchi al Comune di Castel Volturno, al Centro Fernandez, all’Associazione Help, al Centro Laila, all’Associazione ARCA, alla Chiesa Avventista, all’Associazione Culturale Musulmana e alla Tam Tam Basketball, squadra di pallacanestro formata soprattutto da adolescenti nati a Castel Volturno da genitori stranieri, perlopiù africani, e senza cittadinanza italiana. Inoltre presso la sede degli uffici del Consorzio Nco (km 27.300 della statale Domiziana) dove è già nato un Polo sociale per l’integrazione socio lavorativa, si è tenuto un incontro con alcune famiglie di migranti e infine hanno proseguito con  la donazione di 500 panettoni artigianali ai migranti di Destra Volturno e del Parco Lacani.
 
Attraverso “Il Pacco alla camorra” e grazie al progetto "AgriCultura - Coltivare Diritti" lo scopo era anche diffondere una cultura della prevenzione e tutela della salute, per questo durante l’ultima tappa al Parco Laconi sono stati distribuiti, oltre ai panettoni, anche dispositivi di sicurezza ed era presente un’unità sanitaria mobile per sensibilizzare rispetto alla prevenzione di malattie infettive (Covid-19, malattie infettive e sessualmente trasmissibili).

"AgriCultura - Coltivare Diritti" nasce dalla co-progettazione con la Regione Campania (interventi Su.Pr.Eme Italia e P.I.U. Su.Pr.Eme. finanziati con fondi AMIF e PON) e da una larga rete sociale promossa da Cidis in collaborazione con il consorzio NCO e altre organizzazioni del Terzo Settore insieme a Comuni, associazioni di categoria, sindacati, ASL e Università. Lo scopo del progetto è favorire la prevenzione, il contrasto e l’emersione di casi di sfruttamento lavorativo dei migranti in agricoltura attraverso un nuovo modello sociale e le azioni di uno staff specializzato di operatori sociali, mediatori linguistico culturali e animatori di comunità. Attraverso interventi multidisciplinari l’obiettivo è sostenere l’integrazione socio-lavorativa dei migranti con percorsi di autonomia economica e abitativa.


 Fonte: Stranieri in Campania


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7 gennaio 2022)