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21 febbraio 2023

Migranti vulnerabili, online il racconto della prima fase del progetto PUOI


"Sulla strada per l'autonomia", il quaderno dedicato al progetto per l’inserimento socio-lavorativo promosso dal MLPS e realizzato da Anpal Servizi

È stato pubblicato oggi “Sulla strada per l’autonomia”, un quaderno che racconta la prima fase del Progetto PUOI, intervento per l’inserimento socio-lavorativo di titolari di protezione internazionale e di altri migranti vulnerabili promosso dalla DG per l’immigrazione e le politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato da Anpal Servizi Spa.

PUOI coinvolge gli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro, la rete dell’accoglienza e le aziende, costruendo percorsi personalizzati con orientamento, accompagnamento al lavoro ed esperienze di tirocinio. Ogni percorso è reso possibile da una dote individuale, finanziata con un innovativo esercizio di complementarità tra Fondo Asilo Migrazione e Integrazione e Fondo Sociale Europeo.

La prima fase di PUOI ha avviato all’autonomia oltre 2 mila persone. La seconda fase, avviata lo scorso giugno, sta realizzando altri mille percorsi. 

Il quaderno spiega il modello di intervento, dà i numeri del progetto e traccia un primo bilancio degli esiti occupazionali: 6 partecipanti su 10 hanno avuto almeno un contratto di lavoro entro i 12 mesi successivi alla fine del tirocinio. Presenta, inoltre, le riflessioni di migranti, promotori dei percorsi e aziende ospitanti, raccolte anche attraverso una lunga serie di incontri sui territori.

Accanto ai punti di forza, vengono evidenziate le criticità di questa prima fase dell'intervento. Un’analisi particolarmente utile per potenziare i percorsi di inserimento socio-lavorativo per migranti vulnerabili, come prevede la nuova programmazione della DG per l’immigrazione e le politiche di integrazione del MLPS. A chiudere il racconto della prima fase di PUOI sono le storie, le voci e i volti di Amal, Serge, Pascal, Abdoulaye e altri uomini e donne migranti che oggi camminano con un passo più spedito sulla strada per l’autonomia. Perché, come dice una di loro: “Adesso non è più come prima”…