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03 luglio 2023

Dimensione esterna della migrazione, conclusioni del presidente del Consiglio europeo


Nel documento firmato da Charles Michel si prende atto delle posizioni di Polonia e Ungheria su ricollocazione e forme di solidarietà

I capi di stato e di governo dell'Ue riuniti nel Consiglio europeo del 29 e 30 giugno non ha adottato conclusioni sulle migrazioni, a causa del veto posto da Polonia e Ungheria sui tema delle ricollocazioni obbligatorie e sui realtivi meccanismi di compensazione economica. Il presidente del Consiglio europero Charles Michel ha però adottato le seguenti conclusioni sulla dimensione esterna della migrazione:

DIMENSIONE ESTERNA DELLA MIGRAZIONE
1. Il presidente ha registrato il profondo cordoglio espresso dal Consiglio europeo per la terribile perdita di vite umane a seguito della recente tragedia avvenuta nel Mediterraneo. Ha rilevato che l'Unione europea resta determinata a smantellare il modello di attività dei trafficanti e delle reti del traffico di migranti, strumentalizzazione compresa, e a contrastare le cause profonde della migrazione irregolare al fine di affrontare meglio i flussi di migranti ed evitare che le persone intraprendano viaggi così pericolosi.

2. La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea. È stato effettuato un esame globale della situazione migratoria alle frontiere esterne dell'UE e all'interno dell'UE e si è preso atto dei lavori intrapresi finora nel quadro di una risposta europea. La presidenza del Consiglio e la Commissione hanno informato il Consiglio europeo in merito ai costanti progressi compiuti nell'attuazione delle sue conclusioni del 9 febbraio 2023, con particolare attenzione agli aspetti esterni della migrazione e ai relativi meccanismi di finanziamento. A seguito della recente lettera della Commissione, e sulla scorta dei progressi compiuti finora, saranno intensificati i lavori su tutte le linee d'azione, lungo tutte le rotte migratorie, in linea con il diritto internazionale. Il Consiglio e la Commissione continueranno a monitorare attentamente e garantire l'attuazione delle conclusioni del Consiglio europeo nonché a riferire opportunamente in merito. La Commissione proseguirà i lavori sugli elementi contenuti nella sua lettera, anche per quanto riguarda la mobilitazione dei finanziamenti dell'UE esistenti a sostegno della protezione temporanea.

3. Il Consiglio europeo terrà sotto esame i precitati lavori.

4. Si è preso atto del fatto che la Polonia e l'Ungheria hanno dichiarato che, nel contesto dei lavori in corso relativamente al patto sulla migrazione e l'asilo, in linea con le precedenti conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2016, del giugno 2018 e del giugno 2019, è necessario pervenire a un consenso su una politica efficace in materia di migrazione e asilo, che nel contesto delle misure di solidarietà la ricollocazione e il reinsediamento dovrebbero effettuarsi su base volontaria e che tutte le forme di solidarietà dovrebbero essere ritenute parimenti valide e non agire da potenziale fattore di attrazione per la migrazione irregolare.