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18 settembre 2023

Lampedusa, il piano d'azione in 10 punti della Commissione Europea


Annunciato ieri dalla presidente Von der Leyen in visita sull'isola. "Migrazione sfida europea, servono solidarietà e unità"

"L'Italia può contare sull'Unione Europea", ha detto ieri la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in visita a Lampedusa con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"La migrazione - ha aggiunto - è una sfida europea che richiede una risposta e una soluzione europea. Sono le azioni concrete che porteranno al cambiamento sul campo. È solo attraverso la solidarietà e l'unità che possiamo raggiungere questo obiettivo. E potete contare sull'Unione europea". Von der Leyen ha quindi annunciato un Piano d'azione in 10 punti: 

  1. Rafforzare il sostegno all'Italia da parte dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo (EUAA) e della Guardia di frontiera e costiera europea (Frontex) per gestire l'elevato numero di migranti e garantire la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali, il debriefing e il rinvio alle autorità competenti.
  2. Sostenere il trasferimento delle persone da Lampedusa, anche verso altri Stati membri, utilizzando il meccanismo di solidarietà volontaria e prestando particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle donne.
  3. Intensificare i rimpatri intraprendendo una rinnovata e concertata azione di sensibilizzazione verso i principali Paesi di origine dei nuovi arrivati, ovvero Guinea, Costa d'Avorio, Senegal e Burkina Faso, in modo da migliorare la cooperazione e facilitare la riammissione; aumentare il sostegno di Frontex, anche per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo delle capacità, per garantire la rapida attuazione dei rimpatri.
  4. Sostenere la prevenzione delle partenze stabilendo partenariati operativi per la lotta al traffico di esseri umani con i Paesi di origine e di transito. Ciò include la possibilità di un accordo di lavoro tra Tunisia e Frontex e una task force di coordinamento in seno a Europol per concentrarsi sulla lotta al traffico di esseri umani lungo la rotta verso la Tunisia e verso Lampedusa.
  5. Intensificare la sorveglianza delle frontiere in mare e la sorveglianza aerea, anche attraverso Frontex, ed esplorare le opzioni per espandere le missioni navali nel Mediterraneo. Inoltre, accelereremo la fornitura di attrezzature e aumenteremo la formazione delle guardie costiere tunisine e delle altre autorità preposte all'applicazione della legge.
  6. Adottare misure per limitare l'uso di imbarcazioni non idonee e agire contro le catene di approvvigionamento e la logistica dei contrabbandieri; garantire il disarmo delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati.
  7. Aumentare il sostegno delle autorità europee per l'applicazione di procedure rapide e accelerate alle frontiere, compreso l'uso del concetto di Paese d'origine sicuro, il respingimento delle domande come manifestamente infondate, l'emissione di divieti d'ingresso e la loro registrazione nel Sistema d'informazione Schengen (SIS).
  8. Aumentare le campagne di sensibilizzazione e comunicazione per disincentivare le traversate del Mediterraneo, continuando a lavorare per offrire alternative come l'ammissione umanitaria e i percorsi legali.
  9. Intensificare la cooperazione con l'UNHCR e l'OIM per adottare un approccio globale basato sulle rotte per garantire la protezione lungo il percorso e aumentare i rimpatri volontari assistiti dai Paesi di transito.
  10. Attuare il Memorandum d'intesa UE-Tunisia e dare priorità alle azioni con impatto immediato per affrontare la situazione attuale e accelerare l'aggiudicazione di nuovi progetti nell'ambito del Memorandum