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19 settembre 2023

Mattarella: "Figli di migranti futuro dell'Italia, no a marginalizzazione"


Il presidente della Repubblica inaugura l'anno scolastico: "Inclusione fondamentale, separazione rischiosa per l'intera società"

"Non c’è futuro individuale senza il sapere. Non ci può essere società libera e ordinata senza la scuola. L’inclusione è, quindi, un obiettivo di importanza decisiva".

Lo ha detto ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Forlì, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 2023/2024

"Le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti" ha ricordato il Capo dello Stato. "Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il nostro Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia".

"Tuttavia la peculiare condizione di migranti, unita alle condizioni di povertà di molte loro famiglie, fa sì che queste ragazze e questi ragazzi siano esposti – più di altri - a ritardi o abbandoni scolastici", ha sottolineato Matterella. 

Quindi, il richiamo: "Non si cresce con il necessario spirito civico nell’isolamento. Perché forme, pur non dichiarate né intenzionali, di separazione producono rischi gravemente insidiosi per l’intera società". "Dobbiamo scongiurare il rischio di giovani che, crescendo al di fuori dei canali scolastici, traducano la loro marginalizzazione in rifiuto della convivenza o come impulso alla ribellione".

"Per questo l’inclusione è valore fondamentale della scuola".