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15 aprile 2024

Intesa tra governo e Sant'Egidio per l'apertura di "corridoi lavorativi"


Progetto sperimentale per formare e far entrare in Italia 300 lavoratori da Libano, Etiopia e Costa d’Avorio

I Ministeri dell’Interno, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Lavoro e delle Politiche sociali e la Comunità di Sant’Egidio hanno firmato il 12 aprile al Viminale un protocollo di intesa per la realizzazione di un progetto sperimentale per l’"Apertura di Corridoi Lavorativi".

Finalità dell’intesa è predisporre e favorire l’incontro dell’offerta di lavoro, espressa dalle imprese sul territorio nazionale, con le competenze lavorative e la disponibilità a trasferirsi in Italia da parte di stranieri che si trovano all’estero, con particolare riferimento a quelle professioni di cui risulta accertata la perdurante carenza sul mercato del lavoro nazionale.

L’elaborazione dei progetti di formazione pre-partenza e di inserimento lavorativo, e l’individuazione dei relativi partecipanti, verranno effettuate dalla Comunità di Sant’Egidio che, avvalendosi a tal fine della rete di rapporti e di collaborazioni instaurate negli anni col progetto dei Corridoi Umanitari, si impegna con proprie risorse professionali ed economiche.

L’iniziativa interesserà complessivamente trecento stranieri nel biennio. 

I relativi progetti verranno realizzati, per quanto riguarda le attività da svolgere prima della partenza, sul territorio degli Stati del Libano, dell’Etiopia e della Costa d’Avorio, e saranno indirizzati in via preferenziale a stranieri cittadini di questi Paesi nonché, in misura residuale, a stranieri di altri Paesi dell’area residenti nei paesi indicati da un periodo consistente. 

Per le attività da svolgere successivamente all’arrivo, verranno promossi dei progetti pilota nelle regioni Calabria, Lazio e Veneto, ferma restando la facoltà di estendere il perimetro dell’iniziativa in ulteriori ambiti territoriali del Paese in ragione della localizzazione dei luoghi di inserimento lavorativo.