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Accoglienza e inclusione, protocollo d'intesa tra Ministero dell'Interno e CEI
13 giugno 2025
Accoglienza e inclusione, protocollo d'intesa tra Ministero dell'Interno e CEI
Attraverso accordi tra Prefetture ed Enti ecclesiastici territoriali, saranno promosse attività dedicate a richiedenti asilo, rifugiati e altri migranti vulnerabili
Valorizzare le
migrazioni legali
destinando
iniziative di accoglienza e di inclusione ai migrant
i che ne hanno diritto. È questo l’obiettivo del
Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Interno e la Conferenza Episcopale Italiana
, firmato l'11 giugno al Viminale dal Ministro Matteo Piantedosi e dal Cardinale Presidente Matteo Zuppi.
Attraverso
intese tra Prefetture ed Enti ecclesiastici territoriali s
aranno promosse attività dedicate a
richiedenti asilo e rifugiati
, e in generale ai cittadini stranieri in condizioni di
vulnerabilità
. Per favorire una maggiore sinergia di azione e di intenti, sarà inoltre istituito un
Tavolo tecnico permanente
per individuare e monitorare le iniziative più adeguate.
Il Ministro
Piantedosi
ha sottolineato: “Con la firma di oggi rafforziamo un modello di
accoglienza che coniuga solidarietà e legalità
, valorizzando il ruolo fondamentale delle realtà ecclesiali sui territori. È responsabilità di chi governa un Paese stabilire regole di ingresso e politiche migratorie ed è altrettanto doveroso garantire tutela ai più vulnerabili e a chi fugge da guerre e persecuzioni. Confido che il Tavolo tecnico sia uno strumento operativo fondamentale per rendere ancora più efficace il lavoro sui territori”.
“Questo Protocollo è frutto di un lavoro di dialogo e confronto con il Ministero, di cui ringrazio il Ministro Piantedosi. La firma odierna sottolinea e conferma la collaborazione con le istituzioni e il grande ruolo delle comunità ecclesiali per l’accoglienza e l’integrazione, contrastando l’illegalità con la legalità. Questo Documento rappresenta infatti un ulteriore passo per garantire diritti e doveri sicuri ai migranti, che non sono mai solo numeri o braccia, ma
persone che hanno bisogno di politiche lungimiranti di integrazione
. Da anni, le Diocesi italiane sperimentano e dimostrano che è possibile tenere insieme la richiesta di sicurezza, il desiderio di solidarietà e l’esigenza di andare incontro ai bisogni di chi è costretto a scappare dalla propria terra. La questione riguarda tutti, istituzioni e comunità: è in gioco il futuro per loro e per la nostra società”, ha affermato il Cardinale
Zuppi.
Accoglienza
Integrazione
Protezione internazionale
Rifugiati
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