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11 settembre 2025

Von der Leyen: "Su migrazioni e asilo sistema umano, ma non ingenuo"


Discorso sullo Stato dell'Unione 2025. Intensificare sforzi per il "ritorno dei richiedenti asilo respinti", l'applicazione del Patto e un "nuovo regime sanzionatorio" contro scafisti e trafficanti

"Proteggere la democrazia è il nostro compito più importante. Per riuscirci, però, dobbiamo anche dimostrare che la democrazia offre soluzioni alle legittime preoccupazioni delle persone. Un caso esemplare è quello della migrazione".

Così, ieri, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel suo Discorso sullo stato dell'Unione 2025.

"Abbiamo proposto di triplicare le risorse destinate alla gestione della migrazione e delle frontiere nel prossimo bilancio, in modo da poter gestire efficacemente la migrazione e proteggere le nostre frontiere esterne. È però evidente che questo non basta. Le cittadine e i cittadini europei hanno dimostrato di essere pronti ad aiutare chi fugge dalla guerra e dalle persecuzioni, ma si sentono frustrati quando hanno l'impressione che le nostre regole non siano rispettate. Dobbiamo pertanto intensificare i nostri sforzi", ha detto Von der Leyen.

"Occorre un sistema che sia umano, ma non ingenuo. Dobbiamo affrontare seriamente la questione del ritorno dei richiedenti asilo respinti ai loro paesi d'origine. Non è accettabile che solo il 20% delle persone che non hanno il permesso di restare lasci davvero l'Europa. Dobbiamo pertanto trovare rapidamente un accordo sul sistema comune di rimpatrio. Non possiamo perdere altro tempo".

Per la Presidente della Commissione Europea bisogna anche "garantire che il patto sulla migrazione e l'asilo sia attuato nella sua interezza non appena entrerà in vigore. È rigoroso, ma equo. E funzionerà solo se ogni Stato membro farà la sua parte: da nord a sud, da est a ovest".

"Naturalmente - ha aggiunto - continueremo ad adempiere ai nostri obblighi internazionali. Ma l'Europa è la nostra casa, siamo noi a decidere chi entra e a quali condizioni, non gli scafisti e i trafficanti, che guadagnano milioni e milioni con le loro false promesse ciniche e mortali. Dobbiamo distruggere il loro modello di attività. Nel complesso le cifre indicano un calo, ma sono ancora troppe le persone che tentano di attraversare le frontiere illegalmente o che muoiono lungo il percorso".

"Dobbiamo collaborare con i social media per porre fine alla pianificazione e alla promozione online delle operazioni di traffico di migranti. Dobbiamo rafforzare la collaborazione con le compagnie aeree, in particolare lungo le rotte più problematiche, come quelle verso la Bielorussia. Solo seguendo il denaro possiamo rintracciare le reti criminali e prosciugare le loro fonti di finanziamento".

"Ci serve un nuovo regime sanzionatorio che prenda di mira gli scafisti e i trafficanti. Per congelare i loro patrimoni. Per limitare le loro possibilità di spostamento. Per privarli dei loro profitti".

"Il traffico di esseri umani - ha concluso la Presidente della Commissione Ue - è un'attività criminale e crudele: nessuno scafista o trafficante deve restare impunito in Europa".