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Cittadinanza - Unione europea e quadro comparato

Cittadinanza

La cittadinanza dell’Unione Europea, istituita dal Trattato di Maastricht del 1992, è sancita dall’articolo 20 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).

La cittadinanza dell’Unione, che si aggiunge alla cittadinanza nazionale senza sostituirla, è riconosciuta a chiunque abbia la cittadinanza nazionale di uno degli Stati Membri e attribuisce ai cittadini europei la titolarità dei diritti e dei doveri previsti dai Trattati Europei.

Nello specifico, ai cittadini dell’Unione Europea sono riconosciuti: il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri; il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiedono, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato; il diritto di godere, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui hanno la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato; il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di ricorrere al mediatore europeo, di rivolgersi alle istituzioni o agli organi consultivi dell'Unione in una delle lingue della Costituzione e di ricevere una risposta nella stessa lingua.

Il Capo V della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea è interamente dedicato alla Cittadinanza: gli articoli tra il 39 e il 46 definiscono, infatti, i diritti, le libertà e le tutele riconosciuti ai cittadini dell’Unione.

La Costituzione Europea dedica invece il Titolo II all’individuazione dei diritti fondamentali e alla cittadinanza dell’Unione.

La Commissione Europea garantisce che i diritti derivanti dalla cittadinanza dell'UE siano una realtà per i cittadini. Dal 2010 riferisce ogni tre anni sulle principali iniziative adottate per promuovere e rafforzare la cittadinanza europea. Le relazioni si basano sul feedback dei cittadini, sulle petizioni presentate e sui dialoghi diretti tra i Commissari e i cittadini. Nel 2015 la Commissione ha organizzato una consultazione pubblica e due sondaggi, incentrati sulla cittadinanza dell'UE e sui diritti elettorali, i cui risultati sono stati tenuti in considerazione nella Relazione 2017 sulla cittadinanza dell'Unione.

Per saperne di più vedi:

- Relazione 2017 sulla cittadinanza dell'Unione
- Scheda informativa sulle azioni della Commissione relative alla cittadinanza dell'Unione nel periodo 2013-2016


Partecipazione

Particolare attenzione è riservata dagli organi dell’Unione Europea alla partecipazione e cittadinanza attiva dei cittadini di paesi terzi presenti negli Stati Membri.

Nello specifico, per cittadini di paesi terzi si intendono i migranti provenienti da paesi esterni all'Unione Europea che non hanno la cittadinanza di uno Stato membro. Fanno parte di questo gruppo, quindi, sia le persone nate in un paese non dell'Unione, sia le persone nate nell'Unione che però non hanno la cittadinanza di uno Stato membro

La partecipazione e la cittadinanza attiva dei cittadini stranieri rappresenta uno dei principi fondanti l’Unione Europea. A tale proposito, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nel preambolo, sancisce che “l'Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione[…]” e dedica l’intero Capo V alla Cittadinanza.

L’incentivo alla partecipazione e alla cittadinanza attiva dei cittadini dei paesi terzi è concepita, nel quadro europeo, quale elemento centrale per favorire il processo di integrazione dei migranti.
Partendo da questo presupposto, nell’Agenda europea per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi si afferma che “l’integrazione è un processo che comincia dalla base; per questo le politiche di integrazione vanno elaborate secondo un autentico approccio dal basso, a contatto con la realtà locale”, in modo da sostenere tutti i fattori che “mirano a incrementare la partecipazione dei migranti alla società”.

Il Piano d'azione sull'integrazione dei cittadini di paesi terzi, approvato dalla Commissione Europea nel giugno del 2016, dedica un apposito capito alla partecipazione attiva dei migranti."Il coinvolgimento degli stessi cittadini di paesi terzi nella progettazione e nell'attuazione delle politiche di integrazione – si legge nel Piano - è essenziale per accrescerne la partecipazione e migliorare i risultati in termini di integrazione. L'integrazione non consiste soltanto nell'apprendere la lingua, trovare un alloggio od ottenere un posto di lavoro, bensì nello svolgere un ruolo attivo nella propria comunità locale, regionale e nazionale, nello sviluppare e nel mantenere veri e propri contatti interpersonali, mediante attività sociali, culturali e sportive, nonché la partecipazione a livello politico". Per questo, si sottolinea nel Piano, è molto importante promuovere fin dal principio gli scambi con la società di accoglienza anche attraverso attività di volontariato, sportive e culturali, in grado di facilitare il dialogo e la comprensione reciproca.

Tra le azioni che in questo contesto la Commissione Europea si è proposta di realizzare per il biennio 2016-2017 vi è quello di avviare, nell'ambito di diversi fondi dell'UE, progetti che promuovano la partecipazione alla vita politica, sociale, culturale e allo sport e l'inclusione sociale mediante l'istruzione, la formazione e le attività per i giovani.
Il Piano di azione rivolge poi agli Stati Membri un apposito invito ad accrescere la partecipazione dei cittadini di paesi terzi alle strutture democratiche locali.


Giovani e donne

L’articolo 165, comma 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) sancisce che l’azione dell’Unione è intesa a “incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa”.
Muovendo da tali premesse, le Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri del 27 novembre 2012 invitavano gli Stati Membri ad incentivare la cittadinanza attiva dei giovani, riconoscendo che “è indispensabile promuovere la piena partecipazione e l'inclusione sociale di tutti i giovani, specialmente quelli provenienti da un contesto migratorio”. A tal fine si ribadisce l’importanza, in particolare, di coinvolgere i giovani nello sviluppo, l'attuazione e la valutazione di tutte le politiche che li coinvolgono e di promuovere il dialogo e la comprensione interculturali.
L'integrazione sociale di tutti i giovani, inclusi quelli provenienti da un contesto migratorio, costituisce un obiettivo prioritario della strategia dell'UE per la gioventù (2010-2018) .

I governi nazionali hanno concordato un quadro per favorire l'attuazione della strategia: il piano di lavoro dell'Unione europea per la gioventù 2016-2018.
Rifacendosi ai dati emersi dalla relazione dell'UE sulla gioventù 2015 e a seguito degli ultimi sviluppi politici, i governi nazionali, in collaborazione con la Commissione europea, stanno rivolgendo una crescente attenzione all'integrazione dei giovani provenienti da un contesto migratorio, inclusi i profughi e i rifugiati appena arrivati.

Per quanto concerne la partecipazione delle donne, in particolare, nella Risoluzione sull’immigrazione femminile del 2006, il Parlamento Europeo “chiede agli Stati membri di evidenziare una sensibilità particolare in merito alla promozione della partecipazione delle donne migranti alla vita sociale e politica”.

Quadro comparato (strumenti utili)

Allargando lo sguardo a ciò che avviene a livello internazionale nelle politiche di accesso alla cittadinanza, il primo aspetto che emerge è che la normativa varia considerevolmente e non è possibile parlare di alcun processo di reale convergenza.
Anche nell’ambito dell’UE il processo di integrazione europea non si è esteso a un’armonizzazione delle norme che disciplinano accesso, trasmissione e perdita della cittadinanza, ritenute prerogative inalienabili delle singole sovranità nazionali. Ecco alcuni strumenti utili on line per avere un quadro comparato.

Eudo – European Union Democracy Observatory
Sul sito dell’Eudo, è possibile trovare informazioni aggiornate sulla normativa vigente in tutti i Paesi Europei in materia di acquisto e perdita della cittadinanza, nonché approfondimenti statistici, analisi comparative e dibattiti sulle strategie di ricerca e le tendenze politiche.
Eudo mette a disposizione relazioni di esperti di storia e di quella che è la regolamentazione attuale della cittadinanza in ogni paese, le banche dati per la ricerca sulle leggi che regolano la nazionalità e tutte le norme giuridiche internazionali. Sul sito è, inoltre, presente una bibliografia completa, un forum per i dibattiti, una selezione di notizie da parte dei media e altri strumenti utili e informazioni per coloro che fanno politica, le NGO e gli accademici, con un interesse per le politiche di cittadinanza.

Camera dei Deputati (Parlamento italiano)
Sul sito della Camera è disponibile un dossier di approfondimento sull’acquisizione della cittadinanza in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna (aggiornato al 2013)

OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) /OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
Nell’ambito del volume pubblicato nel 2011 dall’OECD “Naturalisation: A Passport for the Better Integration of Immigrants?” un apposito capitolo (il secondo) è dedicato ad un analisi comparata delle legislazioni sull’acquisto e perdita della cittadinanza dei Paesi membri dell’UE e di alcuni altri importanti Stati extraUe (Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti).

La cittadinanza "composita" in alcune esperienze europee. Spunti di riflessione per il caso italiano. Di Antonio Baraggia, in Federalismi.it (settembre 2017).
L'articolo contiene, tra le altre cose, un analisi delle regole in materia di cittadinanza nei principali ordinamenti europei (Inghilterra, Francia, Germania) e non (Svizzera).

Cittadinanza e integrazione. L'influenza del diritto comparato sulla disciplina italiana e sulle proposte di rifoma. A cura di G. Milani (febbraio 2018)

Cittadinanza Stati Uniti - Sul sito dell’Us Department of Homeland Security sono disponibili tutte le informazioni ed i moduli necessari per l’acquisto della cittadinanza USA

Cittadinanza Canadese - Sul sito del Governo canadese sono disponibili tutte le informazioni su come ottenere la cittadinanza canadese e prepararsi al test di cittadinanza

Australiana - Sul sito del Dipartimento immigrazione e cittadinanza del Governo australiano sono disponibili tutte le informazioni sulla modalità di acquisto della cittadinanza australiana

Cittadinanza Regno Unito - Sul sito del Border Agency del Regno Unito sono disponibili informazioni sulle modalità di acquisto della cittadinanza inglese e sulle altre forme di nazionalità inglese

Cittadinanza Francese - Sul sito del Ministero degli Affari Esteri francese sono disponibili informazioni utili sulla modalità di acquisto della cittadinanza francese

Cittadinanza Tedesca – Sul sito del Ministero degli Esteri tedesco sono disponibili informazioni sulle modalità di acquisto della cittadinanza e una serie di faq

Cittadinanza Spagnola - Sul sito del Ministero degli Esteri spagnolo si possono trovare informazioni sulle modalità di acquisto della cittadinanza in Spagna