HomeRicerca NewsIstat, nel 2020 crollate le migrazioni verso l'Italia



29 marzo 2021

Istat, nel 2020 crollate le migrazioni verso l'Italia


Report sulla dinamica demografica durante la pandemia

Nascite (404 mila) al minimo dall'Unità d'Italia, mai così tanti morti (746 mila) dal secondo dopoguerra e forte riduzione dei movimenti migratori. È il bilancio dell'annus horribilis 2020, tracciato qualche giorno fa dall'Istat in un report su La dinamica demografica durante la pandemia Covid-19.

Se si divide il 2020 in 4 fasi (pre-Covid, prima ondata, fase di transizione, seconda ondata), si notano differenze significative con i corrispondenti periodi degli anni 2015-2019, con ripercussioni "molto più rilevanti sui movimenti migratori internazionali", spiega l'Istat.

Le iscrizioni dall’estero (220.533 nell’anno 2020), già in calo nel 2019 per la componente straniera, mostrano una diminuzione nei primi due mesi dell’anno (-8,8%) per poi crollare durante la prima ondata (-66,3%) e recuperare lievemente (ma sempre con una variazione negativa) nel corso dell’anno (-23,3% nella fase di transizione e -18,2% nella seconda ondata). Le cancellazioni verso l’estero (141.900 in totale), invece, evidenziano uno slancio di partenze nella fase pre-Covid (+20%), una consistente riduzione durante la prima ondata (-37,3%), una lievissima ripresa durante la fase di transizione (+0,8%) e un ulteriore crollo in corrispondenza della seconda ondata (-18,4%).

Leggi
Istat. La dinamica demografica durante la pandemia Covid-19

(29 marzo 2021)