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25 giugno 2021

Voce alla diaspora senegalese in Italia


L’ampia e qualificata partecipazione delle associazioni conferma il valore del confronto delle diaspore con le Istituzioni

Il ciclo di incontri “Voce alla Diaspora”, organizzato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, ha coinvolto lo scorso 16 giugno le associazioni della comunità senegalese in Italia.

L’incontro si è aperto con il saluto del Consigliere Diplomatico del Ministro del Lavoro, Carmelo Barbarello, che ha ricordato l’importanza di lavorare con le comunità straniere in Italia e ha sottolineato la rilevanza di incontri che hanno il doppio scopo di informare il mondo associativo e, al contempo, di far emergere il punto di vista e il dinamismo delle diaspore.

In rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica Senegalese in Italia il Primo Consigliere, Amadou Lamine Cisse, ha portato i saluti dell’Ambasciatore e ha ricordato le relazioni di lungo corso tra l’Italia e il Senegal, che hanno dato vita ad iniziative considerevoli come l’apertura dell’Istituto di cultura italiana a Dakar. Il Primo Consigliere ha sottolineato, inoltre, il grande valore dell’apporto delle associazioni senegalesi che rappresentano un ponte fra le due culture e possono fungere da raccordo tra l’Italia e il Senegal.

A seguito della presentazione dei dati più rilevanti relativi alla presenza senegalese in Italia (per approfondire leggi il report “La comunità senegalese in Italia 2020”), sono state illustrate le diverse iniziative sostenute dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alla formazione e ai canali di ingresso regolari di cittadini non comunitari in Italia, quali i progetti di formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza a valere su Fondi FAMI, che prevedono attività anche in Senegal.

A conclusione del primo panel, si è aperto il primo momento di dibattito in cui le associazioni senegalesi hanno rappresentato la necessità di promuovere canali di comunicazione più efficaci per far conoscere le diverse iniziative realizzate dall’Amministrazione sia in Italia che in Senegal, così come l’opportunità di una più stretta collaborazione tra i due Paesi sul tema della formazione, anche con riferimento alle professioni sanitarie. Importante il richiamo, da parte di una rappresentante di un’associazione di donne senegalesi, alla situazione occupazionale delle senegalesi in Italia, che faticano a inserirsi nel mercato del lavoro, anche in relazione alla dimensione della conciliazione con le responsabilità di cura.

Il secondo panel si è aperto invece con la presentazione delle iniziative attuate dal Ministero per la promozione dell’empowerment delle associazioni migranti, obiettivo centrale per la realizzazione di politiche più orientate ai bisogni e alle aspettative delle persone. Fra queste le azioni promosse dalle Regioni nell’ambito dell’Avviso IMPACT (1/2018, a valere su Fondo FAMI), mirate a valorizzare il ruolo delle associazioni straniere con attività formative, creazione di sportelli dedicati alle associazioni migranti e l’organizzazione di attività di incontro e dialogo interculturale. Sono state illustrate anche le progettualità messe in campo dai Comuni, grazie al sostegno del Ministero del Lavoro italiano tramite il Fondo Politiche Migratorie, per l'inclusione nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale.

In considerazione delle forte propensione della comunità senegalese all’attività imprenditoriale, nel corso del webinar è stato presentato anche il progetto Futurae, frutto dell’accordo siglato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione nel 2018 con Unioncamere per la promozione dell’imprenditoria migrante.

L’evento è stato, altresì, un’occasione per invitare le associazioni presenti ad iscriversi alla Mappatura delle associazioni migranti, realizzata dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e recentemente aggiornata. La mappatura rappresenta uno strumento di grande rilievo per favorire i contatti e il confronto tra le associazioni costituite da cittadini migranti e le Istituzioni.

Il webinar è proseguito con l’intervento del referente dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo della sede di Dakar, Francesco Mele, che dopo un breve accenno alle iniziative della cooperazione italiana in Senegal incentrate su alcuni settori specifici quali agricoltura ed educazione, ha raccontato il progetto PLASEPRI-PASPED, che sostiene e finanzia cittadini senegalesi residenti in Italia interessati ad investire nel Paese d’origine avviando un’attività imprenditoriale.

Nel secondo momento di dibattito, i rappresentanti della diaspora senegalese hanno ribadito la loro piena disponibilità a collaborare attivamente alla realizzazione di iniziative per una maggiore integrazione dei cittadini stranieri in Italia e per creare sviluppo nel Paese d’origine anche tramite opportunità di migrazione circolare. Non sono mancati suggerimenti concreti, ad esempio l’opportunità di promuovere una formazione di lingua italiana fino al livello A2 per i destinatari dei percorsi formativi pre-partenza, così da essere in linea con i requisiti previsti dalla normativa italiana per ottenere il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Altri interventi hanno riguardato la difficoltà per le associazioni di realizzare progetti finanziati tramite il FAMI, data le complesse regole di rendicontazione del fondo, e anche la richiesta di non escludere dalla partecipazione ai progetti di integrazione i cittadini senegalesi che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. E a proposito di cittadinanza è intervenuta una rappresentante del Movimento degli studenti senegalesi della diaspora in Italia, sottolineando che alcuni studenti universitari senegalesi, non avendo ancora ottenuto la cittadinanza italiana, spesso non possono usufruire di opportunità formative e professionali previste per altri studenti.

Al termine del dibattito è intervenuto Roberto Mengoni, Consigliere della Direzione Generale Italiani all’Estero e Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, evidenziando la rilevanza delle azioni di integrazione messe in atto dal Ministero del Lavoro nel nostro Paese, ma anche del lavoro fatto con le seconde generazioni. La cooperazione internazionale ha abbracciato una nuova concezione messa in atto dall’AICS, prevedendo una maggiore partecipazione dal basso con il coinvolgimento delle associazioni della diaspora. Il Consigliere ha auspicato una maggiore partecipazione delle donne senegalesi al mercato del lavoro italiano, in considerazione dello squilibrio di genere della comunità senegalese in Italia sia dal punto di vista demografico che lavorativo, ma anche l’apertura di più canali di migrazione regolare per l’ingresso dei cittadini stranieri nel nostro Paese, una possibilità su cui l’Amministrazione sta lavorando.

Mai come in questa occasione sono stati tanti gli spunti e le sollecitazioni espresse dai partecipanti, ha affermato a conclusione del webinar la Direttrice Generale dell’Immigrazione, Tatiana Esposito. Ha invitato tutti a riflettere su quali possano essere ulteriori canali di comunicazione, oltre a quelli già esistenti, per informare in modo capillare le associazioni e ha ribadito che le priorità della nuova programmazione sono in linea con le richieste avanzate nel corso del dibattito, per cui molte risorse economiche saranno destinate a interventi a favore di giovani e donne, così come sarà possibile includere i neo-italiani tra i target possibili. Ha chiuso il webinar ricordando che l’integrazione è frutto di cooperazione e fiducia reciproca e con queste premesse dovremo affrontare le sfide che ci attendono.