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30 settembre 2021

Lotta contro lo sfruttamento dei migranti


Il punto della Commissione Ue ad un anno dalla proposta per un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo

È trascorso un anno da quando la Commissione Europea ha presentato le sue proposte per un Nuovo Patto sulla Migrazione e l'asilo . Se da un lato – come ha riconosciuto il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas – i progressi a livello di adozione sono stati oltremodo lenti, dall'altro sono emerse negli ultimi mesi sfide migratorie di natura nuova e meno nuova, dalla continua pressione nel Mediterraneo centrale al deterioramento della situazione in Afghanistan e alle nuove pressioni sulle frontiere orientali.
La relazione presentata ieri dalla Commissione Europea fa il punto sui progressi compiuti e sui principali sviluppi della politica europea in materia di migrazione e asilo nell'ultimo anno e mezzo, individua le sfide principali ed evidenzia le prospettive di progressi, indicando le misure che dovrebbero portare a una politica più solida, sostenibile ed equa in materia di migrazione e asilo.
La relazione pone anche l'accento sulla risposta dell'UE alla situazione in Afghanistan, sul sostegno dell'UE alla Grecia e sulla reazione agli arrivi dalla Bielorussia; fornisce informazioni dettagliate sui progressi compiuti nel rafforzamento del quadro legislativo e una panoramica completa della cooperazione con i paesi partner, sulla base del nuovo approccio definito nel patto. Esamina inoltre i progressi compiuti in materia di integrazione e inclusione.
La Commissione ha, inoltre, reso noto di essere impegnata ad adottare un piano d’azione rinnovato dell’Ue contro il traffico di migranti  e una comunicazione sull’applicazione della direttiva dell’Unione sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro. 
In particolare, sulla base sui progressi compiuti dal primo piano d'azione dell'UE contro il traffico di migranti (2015-2020) , la Commissione ha comunicato che intende: sviluppare partenariati operativi per la lotta contro il traffico di migranti con strumenti concreti nell'ambito di partenariati globali, equilibrati, su misura e reciprocamente vantaggiosi in materia di migrazione, consolidando ulteriormente la fiducia e la cooperazione reciproca; sviluppare ulteriormente tutti gli strumenti operativi, giuridici, diplomatici e finanziari a disposizione dell'UE per rispondere alla strumentalizzazione della migrazione irregolare da parte degli attori statali, anche adottando misure conseguenti in vari settori politici quali i visti, gli scambi commerciali, lo sviluppo, l'assistenza finanziaria, ecc. La sospensione parziale dell'accordo relativo alla facilitazione del rilascio dei visti con la Bielorussia, proposta dalla Commissione, è un esempio di tali misure.

Nella comunicazione  relativa all'applicazione della direttiva sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro la Commissione individua azioni che mirano a migliorare la messa in pratica della direttiva, per affrontare l'uso inefficiente da parte degli Stati membri delle norme sulle sanzioni, delle misure di protezione e delle ispezioni volte a individuare i datori di lavoro che commettono abusi e proteggere i migranti dallo sfruttamento.
In particolare, per aiutare gli Stati membri a migliorare l'attuazione delle norme dell'UE stabilite di comune accordo, la Commissione intende: promuovere il dialogo con le autorità degli Stati membri e i portatori di interessi, anche attraverso il rilancio, nel 2021, del gruppo di esperti ad hoc sulla migrazione irregolare previsto dalla direttiva sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro; sostenere la condivisione di buone prassi collaborando con i portatori di interessi, quali le autorità nazionali del lavoro e quelle competenti per l'immigrazione, i sindacati, le organizzazioni della società civile, le parti sociali, le organizzazioni internazionali e la piattaforma europea contro il lavoro non dichiarato; monitorare l'attuazione della direttiva in maniera continua e concentrarsi sulla sua effettiva applicazione, avviando, se del caso, procedure di infrazione.
Entro la fine del 2022 la Commissione attuerà le misure presentate nella comunicazione e riferirà sui risultati raggiunti nella prossima relazione di attuazione, prevista al più tardi nel 2024. Alla luce dei progressi compiuti, la Commissione valuterà se siano giustificate modifiche del quadro giuridico esistente.

Per ulteriori informazioni:
Relazione sulla migrazione e l'asilo 
   o Allegato 1 
   o Allegato 2 
Piano d'azione rinnovato dell'UE contro il traffico di migranti (2021 - 2025) 
Comunicazione sull'applicazione della direttiva sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro 
Scheda informativa sul traffico di migranti e sulla direttiva sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro