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18 gennaio 2022

"A casa", il romanzo a fumetti che racconta le migrazioni attraverso gli occhi delle donne


La storia dell'amicizia fra una migrante in fuga dalla Siria e una levatrice

A Casa (Tunué 2021) è il graphic novel scritto e disegnato da Sandrine Martin (e tradotto in italiano da Stefano Andrea Cresti) che racconta il fenomeno delle migrazioni da un punto di vista inedito, ovvero attraverso gli occhi di due donne, una in stato di gravidanza e proveniente dalla Siria, a testimonianza delle tante donne migranti della rotta balcanica (e non) il cui destino è partorire da sole lontano da casa, e l'altra, ostetrica, "incaricata" di aiutarla in questo momento delicato. Mona, questo il nome della donna siriana, scoprirà di essere incinta appena approdata ad Atene insieme al marito, col quale è fuggita dal suo paese in guerra. Qui incontra Monika, ostetrica che lavora nel centro di accoglienza a cui si è rivolta. Fra le due donne nasce fin da subito una forte empatia che nel corso della narrazione, che ripercorre interamente i mesi della gravidanza, si farà solida amicizia.

La storia è stata ispirata all’autrice dal progetto "Eu Border Care" condotto da un'équipe di studiose dirette da Vanessa Grotti, antropologa sociale dell'Università di Bologna (che alla fine del libro racconta della collaborazione con Martin e della genesi dell’opera), nei principali snodi di flussi migratori: Atene, Melilla, Lampedusa, la Guyana Francese e l'isola Mayotte. Uno studio che ha lo scopo di analizzare e confrontare le politiche di assistenza alla maternità tra i migranti privi di documenti nelle periferie dell'Europa.

Fra le tavole di questo romanzo a fumetti, in cui spicca il colore blu, come a raffigurare espressionisticamente lo stato d'animo di incertezza, attesa e preoccupazione delle protagoniste, accompagnato però anche dal rosso e dall'arancione a rammentarne la tenacia, Sandrine Martin riesce ad affrontare molteplici temi, dalla governance sanitaria all'equità, dall'identità alla cittadinanza fino all'umanitarismo nell'Europa odierna. Non da ultimo, i suoi disegni e le sue parole restituiscono il lato umano – e in particolare le difficoltà che affrontano quotidianamente le donne migranti – di un fenomeno spesso appiattito dalla narrazione mediatica e politica sui soli dati, non senza semplificazioni o, in alcuni casi, addirittura strumentalizzazioni.



La pagina dedicata al libro.

 

 

         



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