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28 febbraio 2022

Profughi dall’Ucraina, Ue pronta ad attivare protezione temporanea


Nel Consiglio dei ministri dell’Interno hanno discusso anche di aiuti umanitari, controlli alle frontiere e visti  

I ministri dell’Interno dei Paesi Ue hanno parlato anche dell’accoglienza dei profughi ucraini nel corso del Consiglio straordinario Giustizia e Affari Interni riunitosi ieri a Bruxelles.

Per monitorare l’evolversi della situazione, coordinare le misure di solidarietà e coinvolgere tutti gli attori rilevanti, la presidenza ha deciso di attivare pienamente il meccanismo dela EU Integrated Political Crisis Response (IPCR). I ministri, si legge in un comunicato del Consiglio, si sono poi concentrati sui seguenti 5 aspetti:

Sostegno umanitario
Il 15 febbraio, l'Ucraina ha chiesto assistenza nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'UE. Il sostegno iniziale offerto in questo quadro riguarda principalmente le forniture sanitarie e mediche, nonché le capacità di alloggio. I ministri si sono impegnati a fornire ulteriore assistenza e hanno convalidato l'idea di un sostegno logistico per facilitare l'arrivo di tali forniture in Ucraina.

I ministri hanno anche concordato sulla necessità di fornire tutta l'assistenza necessaria alla Moldova.

Accoglienza dei profughi
La guerra in Ucraina ha portato ad un afflusso di persone che cercano rifugio nell'Unione europea. Misure di accoglienza sono state resa disponibile in vari Stati membri, in particolare nei paesi confinanti con l'Ucraina. I ministri hanno espresso la loro disponibilità a fornire sostegno, sotto il coordinamento dell'UE, agli Stati membri che lo richiedono. Richieste specifiche saranno trattate nel quadro dell'IPCR.

I ministri hanno inoltre discusso la possibilità di istituire un adeguato meccanismo di protezione temporanea per l'accoglienza di tali cittadini. La Commissione ha proposto di attivare il meccanismo previsto dalla direttiva del 2001 sulla protezione temporanea. È stato espresso un ampio sostegno a questa misura, che sarà presentata senza indugio al Consiglio GAI.

Gestione delle frontiere esterne
La decisione di attivare l'ICPR costituirà una piattaforma di solidarietà per la gestione delle frontiere esterne, mobilitando tutti gli strumenti e i mezzi disponibili a beneficio degli Stati membri in prima linea.

Se l'afflusso di persone dovesse aumentare ulteriormente, i paesi vicini potrebbero essere aiutati a svolgere i loro compiti di controllo di sicurezza e di registrazione alle frontiere. In tal caso, gli strumenti europei potrebbero essere mobilitati per contribuire a ciò, in particolare sotto forma di sostegno di Frontex ed Europol. La presidenza ha lodato la proposta della Commissione di proporre raccomandazioni sullo svolgimento dei controlli di sicurezza.

Visti
Il 25 febbraio il Consiglio ha adottato una decisione sulla sospensione parziale dell'accordo di facilitazione del rilascio dei visti con la Russia. Diplomatici, altri funzionari e uomini d'affari russi non potranno più beneficiare delle disposizioni di facilitazione del visto, che consentono un accesso privilegiato all'UE.

I ministri hanno convenuto di coordinare le loro misure nazionali e, in generale, la loro politica dei visti nei confronti della Russia.

Inoltre, la presidenza ha chiesto agli Stati membri di non riconoscere i passaporti rilasciati dalle autorità russe nei territori occupati in Ucraina. Ha anche proposto un approccio coordinato per porre fine alla pratica dei "passaporti d'oro", che alcuni dirigenti russi possono ottenere.

Prevenzione delle minacce ibride
L'esperienza recente ha dimostrato che gli attori ostili all'UE sono pronti a utilizzare nuovi mezzi di pressione. Nel contesto della situazione in Ucraina, gli Stati membri e la Commissione europea hanno esaminato le misure di preparazione adottate a livello nazionale ed europeo. Hanno concordato sulla necessità di intensificare lo scambio di informazioni e il coordinamento per rispondere rapidamente ed efficacemente a qualsiasi tentativo di destabilizzazione.