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12 aprile 2022

Ministero del Lavoro, Regioni e Comuni insieme per l’integrazione


Dichiarazione di intenti per un rafforzamento della collaborazione e un utilizzo coordinato e integrato dei fondi

Unire le forze per favorire l’integrazione dei migranti in Italia. È il senso di una dichiarazione di intenti sottoscritta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Andrea Orlando, dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, Massimiliano Fedriga, e dal delegato per l’immigrazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, sindaco Matteo Biffoni.

Il documento "riconosce l’importanza della dimensione regionale e urbana nei processi di integrazione dei cittadini stranieri e delle loro famiglie in Italia e la necessità di approcci dedicati alle specificità locali”. Di qui l’impegno di tutti i livelli di governo a “rafforzare le azioni congiunte in materia di integrazione” e anche ad "agire in modo coordinato e coerente con la programmazione dei fondi e gli obiettivi condivisi, delineati nel Quadro Strategico 2021-2027 e nel PNRR in materia di inclusione, coesione, politiche sociali e del lavoro”.

Con questo Partenariato per l’integrazione si recepisce per la prima volta a livello nazionale la Partnership on Integration: Supporting Cities, Regions and Rural Areas in Migrants’ Integration, sottoscritta un anno fa a Bruxelles da Commissione Europea e Comitato delle Regioni. Allo stesso tempo, si dà continuità, si rafforza e si mette a sistema la collaborazione sulle politiche di integrazione già avviata da anni tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regioni, Province Autonome e Comuni. In particolare, il nuovo partenariato italiano mira a:

-promuovere politiche comuni per l’integrazione socio-lavorativa dei cittadini stranieri, con attenzione ai gruppi vulnerabili (donne, titolari di forme di protezione, minori in transizione verso l’età adulta, lavoratori stranieri in condizioni di svantaggio e sfruttamento, anche lavorativo), attraverso l’utilizzo coordinato e integrato dei fondi europei, nazionali e locali a disposizione nel ciclo di programmazione comunitaria 2021 – 2027;

- intensificare lo scambio di buone pratiche a livello nazionale, regionale e locale in materia di integrazione, anche attraverso interventi di capacity building che possano favorire la replicabilità delle migliori esperienze in aree diverse;

-aumentare le capacità di analisi e la raccolta di dati comuni in materia di integrazione e inclusione socio-lavorativa dei cittadini migranti a livello nazionale e locale.

“Le molteplici dimensioni dell’integrazione sono trasversali alle competenze e ai livelli istituzionali. Questo ci chiama tutti non solo a fare la nostra parte, ma anche a collaborare per mettere in campo risposte coordinate, efficaci ed efficienti”, commenta il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. “Le peculiarità dei territori non richiedono risposte univoche, ma questo partenariato vuole creare un disegno coerente in cui strade, livelli e risorse differenti puntano all’obiettivo comune di una migliore integrazione”.