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02 maggio 2022

Reggio Calabria, vigilanza straordinaria. Irregolari otto aziende su dieci


Task-force per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Reggio Calabria ha coordinato, nell’ambito del progetto multi-agenzia SU.PR.EME, una task force composta da personale proveniente dagli Ispettorati di Cagliari-Oristano e Matera, da mediatori culturali dell’OIM e dai carabinieri del NIL dell’ITL Reggio Calabria.

Dieci le aziende sottoposte ad accertamento, delle quali 8 sono risultate irregolari. Cinquantuno i lavoratori controllati, 6 dei quali occupati “in nero” (in tre diverse aziende): si tratta di una cittadina italiana che percepiva irregolarmente il reddito di cittadinanza, di 3 cittadini bulgari, di un bracciante proveniente dal Gambia e di un cittadino del Senegal.

Nei confronti delle tre ditte sono state adottate altrettante sospensioni dell’attività imprenditoriale. E’ stato contestato, con riguardo a 3 lavoratori provenienti da Paesi extra-UE, l’omesso aggiornamento del giudizio di idoneità al lavoro, ed è stato altresì intercettato un possibile fenomeno di somministrazione illecita di manodopera. Sono state elevate sanzioni per l’omessa consegna del contratto di lavoro, con riguardo ad un lavoratore proveniente da un Paese extra-UE, mentre, per un’ulteriore ditta si procederà a sanzionare il pagamento in contanti e l’omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale in relazione a 5 lavoratori.

Determinante si è rivelata la collaborazione con il Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, con riferimento a un’operazione che ha visto la partecipazione di 6 funzionari di polizia e 2 agenti di polizia metropolitana.

 

 

         



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