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30 maggio 2022

"Protagonisti!" 2022: cultura e nuove generazioni a Salerno


Dialogo Identità Contaminazioni Territori. Le riflessioni emerse dal seminario del CoNNGI, la rete dei giovani con background migratorio

Si è tenuta a Salerno il 27 e 28 maggio 2022, presso il Grand Hotel Salerno, la VI edizione di "Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano", seminario nazionale organizzato dal CoNNGI, la rete di associazioni di giovani con background migratorio, dedicata quest'anno alla cultura come strumento di coesione e promozione sociale. Una due giorni di testimonianze, performance, scambi di punti di vista e proposte, che hanno ribadito l'importanza del dialogo fra nuove generazioni e istituzioni al fine di promuovere un'Italia plurale, espressione di tutte le sue tante identità in divenire, nonché la necessità di farlo a partire dai territori, e in particolare da quelli in cui operano le associazioni del CoNNGI, come Salerno, prima tappa di "Protagonisti!" nel Sud Italia.

L'evento è stato promosso dal CoNNGI in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’associazione territoriale del CoNNGI Ubuntu - Nuove generazioni italiane, con il supporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione della Comunità Salernitana, la Fondazione Caritas Salerno, il Consorzio cooperative sociali LA RADA, le ACLI provinciali di Salerno, l’Ufficio Migrantes Salerno-Campagna-Acerno e Anpal Servizi, e il patrocinio del Comune di Salerno e dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno.

Ad aprire i lavori del seminario l'intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Andrea Orlando, che ha sottolineato il ruolo cruciale delle nuove generazioni come "ponte" nell'incontro tra le culture di provenienza dei cittadini migranti e quella italiana, ricordando che per favorire processi di inclusione che valorizzino l'appartenenza a diversi mondi sia fondamentale muoversi contemporaneamente in due direzioni: valorizzare e favorire la conservazione della cultura del Paese d'origine e al contempo rafforzare il legame con la cultura italiana. "Voi siete quel ponte – ha dichiarato il Ministro –, appartenete a più culture in costante dialogo fra loro e i protagonisti di questi due giorni di confronto qui a Salerno ne sono prezioso esempio. Ancor più significativo perché hanno scelto di dedicare il proprio impegno alla cultura intesa come manifestazione ed espressione delle qualità umane (attraverso la scrittura, la musica, il cinema, il teatro…) a partire da una pluralità identitaria vissuta, giustamente, come ricchezza culturale, come valore, direi anche come bellezza". Il Ministro ha inoltre rimarcato la necessità per il Paese di saldare la frattura che c’è fra paese reale e quadro legislativo, affrontando anche il tema della riforma della cittadinanza, così caro ai giovani con background migratorio, guardando con favore il nuovo impegno in questa direzione concretizzatosi nell'appello della campagna per la cittadinanza 2022 "Noi siamo pronti, e voi?", con cui insieme alla Rivista e Centro Studi Confronti e Italiani Senza Cittadinanza il CoNNGI chiede che la proposta di legge sullo ius scholae, che favorirebbe l'accesso alla cittadinanza italiana ai bambini nati da genitori stranieri anche prima del raggiungimento della maggiore età se hanno concluso un determinato ciclo di studi riconosciuto a livello nazionale, venga esaminata in Parlamento. "La cultura come strumento di coesione e promozione sociale – queste le parole del Ministro – passa anche attraverso la nostra capacità di cogliere i cambiamenti sociali e assecondarli in un'ottica di inclusività, attraverso una sensibilità che muta, necessariamente, come muta il mondo che abbiamo intorno. Cercare di arginarlo in modelli obsoleti rischia soltanto di farlo esplodere, sprecando così l'opportunità di crescere insieme, come Paese e come cultura".

"La forza delle nuove generazioni è provvidenzialmente dirompente, noi, istituzioni, dobbiamo fare uno sforzo in più per adeguarci" ha dichiarato il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, "Come valorizzare il portato di sapere delle nuove generazioni e la loro capacità di confrontarsi al di là di ogni frontiera è il tema da affrontare oggi e nel prossimo futuro". Laurence Hart, Direttore dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) - Italia, ha messo in luce l'idea di cultura come contaminazione, una realtà dunque in perenne trasformazione, di cui i giovani con background migratorio sono viva testimonianza, ricordando come anche la migrazione stessa evolva, facendosi oggi fenomeno sempre più circolare. A seguire sono intervenuti i rappresentanti di tutte le realtà patrocinanti dell'evento: il vicario dell'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno Antonio Romano; il Vicepresidente nazionale ACLI Antonio Russo; il Presidente del consorzio La RADA Elena Silvestri; il Presidente Fondazione della Comunità Salernitana onlus Antonia Autuori; Stefano Veneroso della Fondazione Compagnia di San Paolo; e anche Clelia Caiazza della Direzione Generale per lo studente, l'inclusione e l'orientamento scolastico del Ministero dell'Istruzione con un messaggio scritto; tutti concordi sul valore delle diversità e pluralità culturali e identitarie come risorsa e ricchezza per tutta la società.

A chiudere i saluti l'intervento di Bahia Lahboub, Presidentessa di Ubuntu, associazione salernitana del CoNNGI e organizzatrice dell'evento, la quale ha dichiarato: "Protagonisti 2022 finalmente al Sud, un sogno che si avvera. Non è un traguardo ma solo l'inizio di un percorso per rendere la nostra società plurale". Nella stessa direzione le parole conclusive del Presidente del CoNNGI SiMohamed Kaabour: "In questa due giorni a Salerno dedicata alla cultura ascolteremo testimonianze diverse che nel loro quotidiano rilanciano una nuova lettura dell'italianità. Ribadiamo così la nostra scelta e volontà di dichiararci italiane e italiani".

Saluti istituzionali



I lavori sono proseguiti nelle quattro sessioni tematiche parallele che hanno visto confrontarsi e dialogare istituzioni locali e nazionali, artisti, poeti, scrittori, cantanti, registi, chef, attori, professori e tutte le nuove generazioni accorse. Il primo panel dal taglio storico-antropologico-sociologico "I nuovi italiani: figlie e figli di un paese crogiuolo di culture", con l'aiuto dei relatori Don Alfonso Raimo, Presidente delle Scuola di dialogo interreligioso e interculturale di Salerno; Paolo Masini, ideatore e coordinatore di MigrArti; l'artista Simon Clavière-Schiele e i docenti Mario Brunetti, Alfonso Conte e Davide Monaco, con la moderazione di Sara Moutmir di Ubuntu e Chiara Iannaccone di Frontiera SUD; ha ripercorso la storia italiana mostrando come questo Paese sia stato da sempre punto d'incontro di molte civiltà e il suo patrimonio culturale il frutto di scambi e contaminazioni che hanno attraversato i secoli. Fra le altre è stata ricordata anche la figura di Andrea Aguyar, ex schiavo e militare uruguaiano che seguì Giuseppe Garibaldi in America meridionale e in Italia, e che morì nel 1849 in difesa della Repubblica Romana, per troppo tempo conosciuto in Italia solo come il "moro" a causa delle origini straniere. Il secondo panel "Presenze in cerca di ascolto: le nuove generazioni italiane tra letteratura e teatro", insieme alla scrittrice Liliana Liao; i poeti Mohamed Amine Bour, Cheikh Tidiane Gaye, Fedua El Attari; Maria Luisa Albano, docente ed esperta in pedagogia narrativa interculturale; l'attore Mohamed Ba; Gianni Fiorito, Presidente dell'associazione Limen e del Limen Salerno Festival; e la moderazione di Bahia Lahboub, Ubuntu, e Claudia Mitidieri del Consorzio La RADA; ha messo in luce il potere della letteratura – portale universale di conoscenza – che nelle sue diverse forme può favorire l'inclusione e, al contempo, agire in senso trasformativo rispetto ai processi identitari. Tantissime le emozioni e suggestioni scaturite dal confronto fra i relatori e dalla lettura delle loro opere. In particolare è emersa la figura Fatima Al-Fihriya, che a soli ventun anni nel 859 fondò a Fès in Marocco la prima università del mondo, l'Università al-Qarawiyyin. Il terzo panel "Musica e cinema: movimenti culturali e mezzi di riscatto sociale delle nuove generazioni italiane", con il trapper Maruego; l'artista Ferdaous Harfi; il cinematographer Amir RA; Antonia Grimaldi del Team direzione Giffoni Festival, e la moderazione di Dorra Rafrafi di Ubuntu e Manuela Scarpinati di Nuova Aries Onlus; ha approfondito il ruolo che la musica e il cinema possono giocare nella definizione di un nuovo immaginario collettivo, capace di accogliere e valorizzare le diversità. Il quarto e ultimo panel "Il mondo a tavola: i giusti ingredienti per un menù inclusivo", che ha ospitato Hasna Amachaar, finalista Bake Off Italia 2019; Stefano Ferrara, direttore Paese Sud; Alessandro Slama, maestro panificatore "Panettone World Championship"; lo chef Konate Bouyagui, e la moderazione di Zineb El Hor di Ubuntu e Samir Landi di Ecomondo Diritto & Ambiente; ha messo in luce il ruolo del cibo come mezzo per incoraggiare lo scambio e il dialogo interculturale.

La seconda giornata ha visto la restituzione dei lavori dei panel, durante la quale i poeti protagonisti del giorno precedente hanno recitato alcuni loro testi, e una tavola rotonda conclusiva alla quale hanno partecipato numerosi ospiti, fra cui Tatiana Esposito, Direttore Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha ribadito l'impegno della Direzione nel supportare le attività del CoNNGI e nel voler continuare "promuovere e qualificare, e quindi rendere visibile ciò che a volte non si vuole vedere" attraverso una sempre maggiore attenzione ai territori; Paola De Roberto, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno; Antonio Bonifacio, Direttore Ufficio Migrantes Salerno-Campagna-Acerno; Daniele Manzolillo, Presidente ACLI Salerno; Claudio Paravati, Direttore Rivista e Centro Studi Confronti; Giulio Escalona, Consorzio La RADA; Eugenio Mastrovito e Bahia Lahboub di Ubuntu; e il Presidente CoNNGI SiMohamed Kaabour.

Al rapper e scrittore Amir Issa il compito di chiudere questa VI edizione di "Protagonisti!", stupendo la platea non limitandosi a raccontare il proprio percorso musicale e il suo nuovo impegno nelle scuole utilizzando il rap, cultura di strada, come strumento didattico, ma soprattutto cantando le sue canzoni più rappresentative con le quali da vent'anni cerca di raccontare la condizione dei giovani con background migratorio e il loro importante contributo per la società italiana.

Ma questa edizione del seminario si conclude definitivamente solo con le parole del Presidente del CoNNGI SiMohamed Kaabour: "Bisogna accompagnare il futuro, e bisogna farlo a partire dai nostri territori. Tutta l'energia che ci ha dato questa due giorni ci servirà per quando torneremo alla normalità delle nostre vite, perché è lì la vera sfida, quella con il nostro vicino, il nostro collega, è in quei piccoli momenti che si crea l'Italia che abbiamo in mente e che è emersa con forza in questi due bellissimi giorni di dialogo e confronto. Abbiamo imparato che la cultura è anche politica. Invito tutti a farsi promotori di questa idea di cultura nei propri territori, perché il dolore si trasformi in speranza, e questo è possibile solo restando uniti".


 

 

         



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