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11 febbraio 2022

Istituito in Calabria il Tavolo regionale di contrasto al caporalato


L’organismo rientra nelle azioni di capacity building e durerà in via sperimentale fino al 31 dicembre del 2027 coprendo quindi la programmazione comunitaria corrente

La Giunta Regionale della Calabria ha istituito, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Tilde Minasi, il Tavolo Regionale di Contrasto al Caporalato. L’organismo, come si legge in delibera, ha preso vita “in attuazione della progettazione esecutiva nell’ambito del programma Su.Pr.Eme. Italia” - Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze, finanziato dalla Regione Calabria attraverso il Fondo Asilo Migranti Integrazione (FAMI) emergenziale della Commissione Europea, e “in coerenza con gli indirizzi normativi europei, nazionali e regionali”.

Coerentemente con le previsioni di Su.Pr.Eme. in tema di azioni di capacity building mirate a rafforzare le competenze degli attori pubblici, del Terzo Settore e del privato sociale, obiettivo del Tavolo è quello di favorire il confronto e lo scambio di informazioni tra i soggetti che, a livello territoriale e a diverso titolo, sono impegnati nel contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato; tutto questo allo scopo di socializzare le conoscenze e le esperienze maturate al riguardo, giungere alla redazione di dossier regionali sulla base delle tematiche affrontate per essere di supporto alla programmazione regionale e alla strategia nazionale anti caporalato.

La delibera di Giunta Regionale prevede che dell’organismo facciano parte l'assessore alle Politiche Sociali (con funzioni di presidente) o un suo delegato, nelle cui competenze ricade la materia dell’immigrazione; i dirigenti, o i propri delegati, delle seguenti direzioni generali: Lavoro e Welfare; Programmazione Unitaria; Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione; Tutela della Salute – Servizi socio-sanitari; Istruzione, Formazione e Pari Opportunità; Protezione Civile. Al Tavolo parteciperanno anche un delegato per ogni prefettura della Calabria; un rappresentante della direzione regionale dell’INPS; un rappresentante della direzione regionale dell’Ispettorato del Lavoro; un rappresentante dell’ANPAL; un rappresentante per ciascuna provincia/città metropolitana della Calabria; un rappresentante dell’ANCI regionale e infine un rappresentante per ogni organizzazione sindacale di categoria. È possibile, tuttavia, che su indicazione del Presidente partecipino al tavolo anche altre Istituzioni del territorio, nonché i referenti delle associazioni di categoria ed esperti operanti nel settore, in relazione a specifiche aree di competenza o singole tematiche all’attenzione del Tavolo stesso. Quest’ultimo ha inoltre la facoltà di attivare sessioni di incontro e discussione aperte alla partecipazione degli organismi del Terzo Settore attivi sul territorio nella promozione dei processi di contrasto allo sfruttamento lavorativo.

La delibera di Giunta stabilisce infine e in via sperimentale che il Tavolo permanga per la durata della programmazione comunitaria corrente e dunque fino al 31 dicembre 2027.

La costituzione del tavolo regionale di contrasto al caporalato – è il commento dell’assessore Minasi – rappresenta un passaggio significativo per il contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato. Obiettivo prioritario e non più procrastinabile della regione Calabria, è, infatti, affrontare con tutti gli strumenti, il know-how e le diverse competenze che abbiamo a disposizione, ogni aspetto legato alla questione migrazioni, valutando queste ultime come fenomeno complesso da approcciare attraverso strategie integrate e di insieme.

 

 

         



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