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Almeno 10 mila lavoratori agricoli migranti negli insediamenti informali
19 luglio 2022
Almeno 10 mila lavoratori agricoli migranti negli insediamenti informali
Indagine MLPS-ANCI sulle condizioni abitative. Orlando e Decaro: “Restituire dignità ai lavoratori”. Dal Pnrr 200 mln per superare gli insediamenti informali
Almeno
10 mila lavoratori agricoli migranti
vivono in
insediamenti informali
in Italia. Luoghi di privazione dei diritti e sfruttamento, in molti casi presenti da diversi anni, privi di servizi essenziali e di servizi per l’integrazione.
È l'evidenza più critica del
Rapporto su “Le condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agroalimentare”
pubblicato oggi dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
e dall’
Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
nell’ambito del
Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020–2022
.
Il Rapporto, realizzato dalla Fondazione Cittalia dell'ANCI, presenta i risultati di un’indagine senza precedenti per copertura nazionale e ampiezza di restituzione. Oltre la metà dei Comuni italiani ha compilato un questionario su
presenze, flussi, caratteristiche dei lavoratori agricoli migranti e sistemazioni alloggiative
: da abitazioni private e strutture, temporanee o stabili, attivate da soggetti pubblici o privati, fino a insediamenti informali o spontanei non autorizzati. Sono stati censiti anche i
servizi
a disposizione degli ospiti, così come gli
interventi per l’inserimento abitativo
promossi dai Comuni stessi.
38 Comuni
hanno segnalato la presenza di
150 insediamenti informali
o spontanei non autorizzati, con sistemazioni varie (casolari e palazzi occupati, baracche, tende, roulotte...) e presenze che vanno dalle poche unità registrate nei micro insediamenti alle migliaia di persone nei “ghetti” più noti alle cronache. Puglia, Sicilia e Calabria guidano la classifica delle
11 Regioni
coinvolte, ma il fenomeno interessa, da Nord a Sud, tutto il Paese. L’indagine ha consentito al Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialia di individuare anche le amministrazioni locali destinatarie dei 200 milioni di euro del
PNRR
investiti per superare questi insediamenti.
“Questo Rapporto non è la semplice mappatura di come i migranti vivono e lavorano nei nostri campi, ma restituisce in maniera più ampia il modo in cui sui nostri territori, oggi, riconosciamo o neghiamo
dignità a quelle vite e a quel lavoro
”, scrivono nella prefazione il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Andrea Orlando
e il presidente dell’ANCI
Antonio Decaro
. “Troppo a lungo abbiamo portato il peso di luoghi che negano i nostri principi costituenti e il rispetto dovuto a ogni essere umano. Li abbiamo, etimologicamente, tollerati. Non possiamo e non vogliamo più sostenere quel peso. Riconsegniamo ovunque alle parole “casa” e “lavoro” il senso che dovrebbero avere”.
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