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08 ottobre 2021

Taurianova, azione integrata per i bisogni dei migranti con il progetto Su.Pr.Eme.


L’assessore comunale all’Immigrazione Fedele: "Puntiamo a favorire benessere, protezione sociale e un sistema adeguato di accoglienza"

Abitare, mobilità e trasporti, polo sociale integrato: sono queste le parole chiave del progetto Su.Pr.Eme. che lo scorso 5 ottobre, nei locali dell’Officina della Solidarietà del Comune di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, ha visto concretizzarsi un proficuo incontro per il monitoraggio sullo stato di avanzamento del progetto stesso.

L’incontro, presenziato dall’assessore comunale all’Immigrazione Maria Fedele insieme allo staff di progettazione sociale e tecnica e di rendicontazione del Comune, ha visto la presenza del Consorzio Nova di supporto alla Regione Calabria nel progetto Su.Pr.Eme. e la presenza del Consorzio Macramè, soggetto gestore del Polo Sociale Integrato, ed è servito per scattare una fotografia sullo stato dell’arte e immaginare la visione futura della progettazione integrata che si concretizza nella realizzazione di un piano straordinario di interventi per il contrasto e il superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità/vulnerabilità dei migranti, con particolare riferimento alle persone che vivono in Contrada Russo.
L’intervento progettato e in fase di realizzazione da parte del Comune è approvato e finanziato dalla Regione nell’ambito della linea di finanziamento Emergency funding to Italy under the Asylum Migration and Integration Fund (A.M.I.F.) della Commissione Europea.

«Stiamo cercando di orientare ciascuna parte del sistema ad approcciarsi alla trasversalità dell’area di intervento – sono le parole dell’assessore Fedele – per fronteggiare in maniera più adeguata bisogni e rischi dei migranti. Grazie alle risorse europee intercettate dalla Regione, all’interno di una piena collaborazione istituzionale, abbiamo gettato pensiero e sentimento in questo intervento progettuale, nella consapevolezza di non realizzare un approccio risolutorio ma di tracciare un percorso, un’esperienza che possa contaminare e contaminarsi con tutte le risorse che il territorio della Piana esprime per favorire benessere, protezione sociale e un sistema adeguato di accoglienza per i migranti».

 

 

         



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